Il TEST CONCONI

Il Test Conconi è un test da campo ad esaurimento per la valutazione della soglia anaerobica. Consiste nel far correre l’atleta su un run race ad una velocità di partenza prefissata, la quale, verrà progressivamente aumentata ad intervalli di distanza regolari fino all’esaurimento totale delle capacità di resistenza. Con l’utilizzo di un cardiofrequenzimetro è possibile registrare l’andamento della frequenza cardiaca durante il test.

 La prova prevede la stesura del grafico che vedete, mettendo così in relazione la frequenza cardiaca (in ordinate) con la velocità (in ascisse). La relazione tra queste due variabili ha un andamento lineare fino ad un punto definito di deflessione, punto in cui è possibile identificare la soglia anaerobica, che rappresenta il livello di potenza più elevato che il soggetto è in grado di mantenere a lungo.
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Dai grafici sopra esposti si evidenzia come sia di difficile interpretazione il riconoscimento del punto di deflessione, quindi la soglia. Inoltre, nella seconda prova, l’atleta ha interrotto il test ben oltre la velocità consentita dal run race (20 km/h) costringendo gli operatori ad incrementare la pendenza fino al 7% (il test è iniziato con una pendenza del 4%). Si evidenzia inoltre come tra i 13 e 14,5 km/h (velocità da gara sulle lunghe distanze) la frequenza cardiaca presenti un decremento rispetto alla prima prova, dato maggiormente evidenziabile nel grafico comparativo sotto esposto.

 Nel grafico n.3 (in basso) è inoltre possibile evidenziare come l’andamento generale della frequenza cardiaca sia inferiore nel secondo test (vedi rette di regressione).
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